Nel 1982 conosce Enrico Ruggeri, il quale lo aiuta a produrre il suo primo singolo To meet me: il quarantacinque giri scala le classifiche inglesi, raggiungendo immediatamente il secondo posto.
Il successivo A taste of love raggiunge il terzo posto, conquistando però anche il mercato italiano, quello greco e anche quello spagnolo.
Il 1984 è l'anno della consacrazione: con Mad Desire, brano icona della dance music targata anni ottanta, vende subito un milione di copie, ottenendo tre dischi d'oro. L'anno successivo Den Harrow sforna il primo album della sua carriera, Overpower, dal quale viene estratto come singolo Future brain: la canzone lo porta a vincere sia il Festivalbar che Vota la voce.
Nel 1986 altri tre grandi successi si accumulano nella bacheca di Den: Catch the fox, Charleston e Bad boy, che in totale toccano il milione e mezzo di copie vendute, un disco d'oro in Francia ed il Grammy 'Otto Wahlt' d'argento per il secondo miglior cantante europeo. Sulla scia del successo ottenuto cantando in inglese, Stefano scegli uno pseudonimo del nome d'arte, presentandosi alle varie interviste come Manuel Stefano Carry e raccontando di essere nato negli Stati Uniti, a Boston.
L'anno successivo Den pubblica un nuovo album, Day by day, dal quale vengono estratti due singoli: il primo, Born to love, gli permette di bissare il successo al Festivalbar; con il secondo, Don't break my heart, il cantante scala prepotentemente le classifiche, raggiungendo la top five in Italia, Grecia, Germania e Benelux e ottiene il disco d'oro in Francia ed uno di platino in Canada.
venerdì 20 aprile 2007
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